SALUTE DEL SONNO NEGLI OPERATORI SANITARI: I COMPORTAMENTI PER MIGLIORARLA
Introduzione


Ospedali, case della comunità, ma anche residenze sanitarie assistite, rientrano nell’ambito delle cosiddette architetture per la salute, luoghi orientati alla promozione e prevenzione della salute. All’interno di questi luoghi si vive in quella che è stata definita “Società delle 24 ore” in cui i lavoratori della sanità, ospedalieri o territoriali sono sottoposti a continue sollecitazioni acustiche, visive e sensoriali che possono compromettere una buona igiene del sonno: queste sollecitazioni costituiscono stimoli che a livello del sistema nervoso centrale attivano i sistemi della veglia, rendendo difficile l’addormentamento ed il mantenimento di un adeguato livello di sonno. Tra tutti gli operatori del comparto sanitario i maggiormente esposti ad alterazioni peggiorative del ritmo sonno-veglia risultano essere i turnisti.(1)

Corpo

Per stimare il livello di igiene del sonno di un soggetto, elementi da considerare sono l’efficacia del sonno (sleep efficiency), la qualità e durata della fase dell’addormentamento (sleep latency), la durata del sonno (sleep duration) e la presenza di risvegli (wake after sleep onset); la qualità di tutte queste fasi rappresenta condizione fondamentale per la salute globale del soggetto(4), e risultano esserci abitudini o comportamenti che possono influire sia positivamente che in modo negativo sul tali fasi.
Tra le consuetudini da attuare vi sono norme di adattamento ambientale del luogo di riposo come scegliere un luogo di sonno scuro o oscurabile, silenzioso e fresco, l’aria dovrebbe essere priva di allergeni o inquinanti atmosferici che potrebbero influire negativamente sulla qualità del sonno. Ruolo rilevante nella salute del sonno lo ha anche il letto: deve essere individuata la zona della stanza più adatta dove posizionare il letto, con attenzione alla scelta del materasso che deve sostenere il corpo secondo le esigenze personali.
Altri comportamenti da adottare per migliorare la qualità del sonno possono essere racchiusi in norme dietetiche e di promozione della salute: è sconsigliata infatti l’assunzione eccessiva di alcool nelle ore precedenti il momento del sonno come anche l’utilizzo di caffeina, teina o bevande diuretiche nelle 5/6 ore antecedenti. Per quanto riguarda le norme dietetiche si evince che l’assunzione di cibi particolarmente difficoltosi da digerire, speziati o particolarmente zuccherini come il cioccolato, possono portare ad un ritardo nella fase di addormentamento come a ripetuti risvegli che possono inficiare la qualità del sonno stesso.

 

 

Ruolo importante nell’igiene del sonno lo ricoprono le abitudini personali quali attività fisica, la consuetudine di effettuare sonnellini diurni o lunghi bagni caldi serali; per quanto concerne l’attività fisica, dalla letteratura si evince come questa possa favorire il sonno riducendo i livelli di stress endogeno, tuttavia però, se praticata in prossimità del momento di coricarsi, può stimolare il sistema nervoso ed il rialzo termico corporeo interferendo sull’addormentamento, analogamente effettuare un lungo bagno caldo nelle ore precedenti la fase del sonno, può portare ad un rialzo termogenico ostacolando la prima fase del sonno.(4)
In conclusione va promossa nel lavoratore la consapevolezza che l’adozione di comportamenti corretti in quella che è la routine del riposo, possono risultare efficaci non solo nell’incremento della sensazione di benessere soggettivo, migliorando la qualità di vita, ma anche nel ridurre sensibilmente l’insorgenza o il peggioramento di condizioni da debito di sonno.

Bibliografia

1. Shift work sleep disorder and job stress in shift nurses: implication for preventive interventions . D’Ettorre G., Pellicani V., Caroli A., Greco M. (Med. Lav. 2020 Jun26;111(3):195-202.)
2. Impacts of shift work in sleep and circadian rythms. Boivin D.B., Boudreau P. (Pathol Biol (Paris).2014 Oct;62(5):292-301
3. Shift work sleep disorder:burden of illness and approaches to management. Schwartz J. R. L., Roth T. (Drugs. 2006; 66 (18): 2357-70
4. Sleep quality: An evolutionary concept analysis. Nelson K. L., Davis J. E., Corbett C. F. (Nurs Forum. 2022 Jan;57(1):144-151.